Corse di tram
- Eleonora Laffranchini
Nel 2023 comincia la nuova gestione di Matilda Editrice
Cari ragazzi e care ragazze che vi affacciate al mondo dei grandi, questo libro è per voi. Perché impariate dai nostri errori, impariate che amore vuol dire rispetto e non sopraffazione, che amare vuol dire permettere all'altro/a di essere se stessi. Insomma l'amore non può essere egoista, altrimenti non lo si può chiamare amore.
23 scrittrici per ragazzi vi offrono questi racconti per aiutarvi a riflettere e a dialogare, perché non rimaniate in silenzio di fronte ai tremendi fatti di cronaca. Ma anche perchè sappiate reagire a ciò che può succedere intorno a voi, non solo quando si tratta di violenza fisica, ma anche di gesti e comportamenti che comunque feriscono profondamente.
Costanza, 14 anni, figlia unica, è subissata di stimoli e cose da sperimentare.
Due bambini, ognuno di loro tiene un diario, due viaggi, sullo stesso mare, ma infinitamente diverso lo scopo.
Marco viaggia con la sua famiglia su una splendida nave da crociera, godendo le meraviglie che incontra quando la nave attracca nei diversi porti.
Seydou, in fuga dalla guerra che sconvolge il suo paese, naviga nella stiva di un inaffidabile peschereccio, occultato insieme a tanti suoi connazionali, e i suoi occhi, quando solleva lo sguardo, incontrano solo la paura e la solitudine racchiuse negli occhi di coloro che gli sono intorno.
La sola cosa che sembra accomunare i due bambini è il possesso di un piccolo blocco e di matite colorate, grazie alle quali possono annotare, in forma di diario, i momenti più significativi del loro viaggio.
Hakim è partito dall'Eritrea da qualche anno, come tanti, “in cerca di fortuna”, come dice anche la vecchia canzone che fa da colonna sonora a questa bella storia. Ma come di molti migranti, anche di Hakim a un certo punto non si hanno più notizie e la madre cade in una grave forma di depressione. Questo spinge Ayub, il fratello più piccolo di Hakim, a partire per l’Italia per cercarlo, nella speranza anche di riportare il sorriso sulle labbra della mamma.
Un lungo viaggio in mare, a bordo di uno dei tanti barconi pieni di disperati, poi l’arrivo in Sicilia e il trasferimento in un centro di identificazione, dal quale Ayub riesce a fuggire.
E nella sua fuga frenetica finisce sotto le ruote dell’auto di un anziano medico: Michele.